I nutrienti maggiormente contenuti nello zafferano sono il magnesio, che svolge un ruolo fondamentale nel processo di contrazione muscolare e di trasmissione degli impulsi nervosi (carenza di magnesio può comportare crampi muscolari e insonnia, lo zafferano risulta quindi utile nel caso di disturbi dell’umore e del sonno); la vitamina C, potente antiossidante che contrasta l’azione dei radicali liberi, stimola il sistema immunitario e favorisce l’assorbimento del ferro nell’intestino; i folati, che vengono convertiti a livello intestinale in acido folico essenziale necessario per la crescita e per il funzionamento del sistema nervoso; il potassio, che regola la frequenza e la contrazione del cuore, il pH e la trasmissione degli impulsi nervosi, facilita l’eliminazione dei liquidi in eccesso abbassando di conseguenza la pressione arteriosa; il fosforo, presente nella struttura di determinati enzimi coinvolti nella riparazione cellulare; il safranale, un’aldeide aromatica, componente principale dell’olio essenziale e crocina e crocetina – carotenoidi – i pigmenti che conferiscono il tipico colore rosso allo zafferano.
Questi ultimi, safranale, crocina e crocetina, sono gli elementi che principalmente contribuiscono a rendere lo zafferano una spezia dalle innumerevoli proprietà, alcune delle quali sono: migliorare l’apprendimento e la memoria grazie alla potente attività antiossidante della crocetina – studi effettuati sui topi lo dimostrano; prevenire l’ulcera gastrica grazie al suo olio essenziale che ha proprietà antispasmodiche, ridurre gli sbalzi di umore tipici del periodo pre-mestruale in quanto lo zafferano è in grado di far aumentare i livelli dei neurotrasmettitori dopamina e serotonina; regolare il tono dell’umore – uno studio dimostra come l’integrazione di zafferano ha migliorato significativamente i sintomi della depressione in adulti affetti da disturbo depressivo maggiore (gli effetti sono stati paragonabili a quelli ottenuti con antidepressivi); combattere i radicali liberi grazie alla presenza di antiossidanti in grado di contrastarne i danni e perciò di prevenire l’invecchiamento cellulare.